valentina merzi/linneo
valentina merzi
linneo
telai in legno di varie dimensioni, tela da ricamo, fili di cotone, 2013
La ricerca artistica di Valentina Merzi muove dall’indagine del reale dal punto di vista femminile. In occasione della residenza a Cortina l’artista ha voluto analizzare la cultura secolare Ampezzana prendendo come punto di partenza una pratica prettamente femminile; la tecnica del cucito. Valentina ha avuto modo di apprendere i segreti di una pratica distintiva della comunità che ha poi elaborato e confrontato con la bellezza dei paesaggi circostanti fornendo un’interpretazione contemporanea di un ricco passato. Il titolo dell’opera, Linneo, rimanda sia all’inventore della nomenclatura tassonomica binomiale, con la quale dalla metà del 1700 si classificano piante e animali secondo genere e specie, sia al verbo latino “lineo” che significa disegnare. Il mondo animale e vegetale di un tempo, documentato grazie alla collezione del museo, ha fornito quindi lo spunto per creare una rappresentazione viva e interattiva. Il visitatore è invitato a toccare e interagire con l’installazione composta dai telai, all’interno dei quali si trovano i ricami; l’opera non è più un oggetto fisico solo da ammirare ma diviene testimonianza singolare della forza data dal connubio presente-passato.
opera inserita in
la cura dello sguardo
a cura di Gianluca D’Incà Levis
in collaborazione con Elisa Decet
museo paleontologico r. zardini di Cortina
3 agosto – 29 settembre 2013
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