25 novembre – Montagna, Patrimonio, Riuso – Spazio di Casso al Vajont – workshop sulla rigenerazione alpina
Veronica De Giovanelli, “Formation of a Mountain”, 2021, acrilico e olio su tela, 100×80 cm.
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La Montagna Contemporanea. Le pratiche di progetto, del buon uso, del riuso, della Risorsa e del Patrimonio. La Costruzione di Paesaggio. Il cantiere Vajont.
Spazio di Casso al Vajont
Via Sant’Antoni 1, Casso, Erto e Casso (Pn)
workshop sulla rigenerazione alpina
Venerdì 25 novembre 2022
ore 9.30 – 13:00
Un workshop sulla rigenerazione alpina, che propone l’esempio di alcuni siti e strutture rilevanti su cui si sviluppano opzioni di rifunzionalizzazione e riuso (Trampolino Italia di Zuel; l’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore), e che fa il punto su un decennio di attività di DC nell’area del Vajont e nelle Dolomiti, e su una serie di temi centrali all’idea necessaria della costituzione dei paesaggi contemporanei (Formation of a Mountain).
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Casso e Vajont: visione e lavoro dal 2012
Le ex Scuole elementari di Casso sono, da settembre 2012, il Nuovo Spazio di Casso, un centro-motore nell’area del Vajont.
Qui Dolomiti Contemporanee, che insieme all’amministrazione comunale e regionale e agli enti del territorio riaprì questo Spazio straordinario ed emblematico, facendone un Centro per la Cultura Contemporanea del Paesaggio e della Montagna, sviluppa da dieci anni una riflessione operativa sul significato della rigenerazione territoriale e della ricerca.
E’ evidente come, per chi si occupi di affrontare e riattivare siti problematici (grandi opifici ed ex fabbriche, altri siti sottoutilizzati, aree territoriali depresse) nelle Dolomiti, il Vajont costituisca un luogo speciale ed emblematico, che richiede un approccio sensibile, al tempo stesso accorto e deciso.
Dal 2012 dunque, lo Spazio di Casso si è segnalato, in Italia e all’estero, per la riflessione approfondita che da qui si è voluta condurre sul Vajont, ed in particolare sul suo presente e futuro.
Questo Vajont delle visioni e delle pratiche proiettive, che non traguarda solo il 9 ottobre del 1963, ma si spinge avanti, è stato con noi al centro delle due ultime edizioni del Padiglione Italia della Biennale di Venezia (Arcipelago Italia, XVIesima edizione, 2018, curatore Mario Cucinella; Comunità Resilienti, XVIIesima edizione, 2021, curatore Alessandro Melis).
In entrambi i casi, DC è diventato parte dei team curatoriali del Padiglione Italia all’Arsenale, ed ha potuto disporre di uno Spazio ampio, nel quale sono stati rappresentati in modo significativo i temi della rigenerazione e del riuso, insieme alla visione di una Montagna attiva, che si progetta, e che affronta le proprie criticità in modo propositivo, costruendo ragionamenti intellettuali, culturali, e legati allo sviluppo della risorsa, adeguati alle necessità dei territori, ed aperti ad un contesto di studio internazionale.
Nel 2021, uno dei progetti qui avviati, il Concorso Artistico Internazionale Two Calls for Vajont, ha ricevuto una menzione significativa dal Mibact all’interno del Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa.
Stefano Maniero, “Sciame”, 2022, stampa a getto d’inchiostro su carta, 60×85 cm.
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Il Workshop in “Who Killed Bambi?”
Il workshop vede una successione di relatori di varia provenienza e formazione, che discutono dei temi a cui abbiamo accennato: la rigenerazione alpina, la coprogettazione del territorio, l’architettura e il paesaggio, la visione culturale di una Montagna intelligentemente propulsiva, la critica delle governance approssimative, le pratiche di progetto e riuso.
In particolare, si focalizza sui dieci anni di attività nel Nuovo Spazio di Casso e nel Vajont, sul significato e sugli esiti di questa presenza e di questa azione.
Vengono presantati anche alcuni altri siti, problematici e potenzialmente utili al territorio, sui quali si sono avviate attività strategiche e di progetto (Trampolino Italia di Zuel, Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore, ex Fabbrica di occhiali Dolomit a Cibiana di Cadore).
Il workshop si realizza all’interno delle ex scuole, dove si trova allestita la mostra collettiva Who Killed Bamby?, che costituisce, essa stessa, una riflessione plastica, approfondita e articolata, sui temi legati allo sviluppo e alle criticità della montagna contemporanea. Un dispositivo critico della ricerca, che intavola su moltissimi temi culturali, territoriali, infrastrutturali, e così via.
Alcune delle opere realizzate dagli artisti invitati verranno utlizzate come spunto di partenza per la trattazione di temi specifici.
Svolgimento del workshop:
Ore 9:30 Saluti istituzionali e introduzione
Ore 10:00 Visita guidata ad alcune opere della mostra Who Killed Bamby?
Ore 10:30/12:30 presentazione temi
Ore 12:30/13:00 discussione
Partecipano:
- Roberto Padrin – Presidente della Provincia di Belluno
- Antonio Carrara e Luciano Pezzin, Sindaco ed ex Sindaco Comune di Erto e Casso
- Pierpaolo Zanchetta - Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio Biodiversità
Relatori
- Gianluca D’Incà Levis – curatore di Dolomiti Contemporanee, direttore dello Spazio di Casso – La rigenerazione alpina: 10 anni con DC nelle Dolomiti e nel Vajont.
- Mara Nemela – Direttrice Fondazione Dolomiti Unesco – Strutture obsolete: valori e disvalori nella gestione del sito UNESCO delle Dolomiti.
- Valentino Stella – architetto – il restauro delle ex Scuole di Casso e la riapertura del Nuovo Spazio di Casso.
- Marcello Mazzucco – abitante di Casso, storico locale – Tradizione e relazione: il Paese e il Centro Culturale.
- Elena D’Arsiè – studentessa laureanda in Scienze della comunicazione e Cultura Libera Università di Bolzano – Il Paesaggio culturale: ri-esistenza e rigenerazione delle Dolomiti Contemporanee. Una ricerca sul campo del Vajont.
- Mattia Menardi Menego – architetto – Il Trampolino Italia di Zuel, restauro e riuso.
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CREDITI FORMATIVI PER ARCHITETTI
Per gli iscritti all’Ordine Architetti PPC, la partecipazione all’evento darà diritto all’acquisizione di n. 3 CFP a fronte della partecipazione all’intero evento.
Iscrizioni attraverso il portale della formazione iM@teria
Per confermare la propria presenza, si prega di inviare un’email a info@dolomiticontemporanee.net
Fabio De Meo, Nuovo Spazio di Casso, 2021-22, tecnica mista su tela, 50×40 cm.
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L’evento è parte del programma dei Dolomiti Days 2022, iniziativa promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e si realizza in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco, la Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane Cavallo e Cansiglio, insieme al Comune di Erto e Casso.
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